UN PROGETTO DELL’UNIONE EUROPEA PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ALTERNATIVA IN MOLDOVA

L’aumento della temperatura globale del pianeta impone misure drastiche e la produzione di energia pulita.

Il programma della Commissione Europea per l’energia ha fissato che per almeno un 20% il consumo totale d’energia, dovrà provenire da risorse rigenerabili entro il 2020. E’ necessario elevare il più possibile l’uso di energia che provenga da risorse di scarto riciclabili al fine di ridurre l’emissione di gas nocivi responsabili dell’effetto serra. L’obbiettivo è di contenere in particolare l’emissione di biossido di carbonio, progressivamente entro il 2020 per un volume totale del 20%. Tanto è indispensabile per frenare l’aumento della temperatura globale del pianeta non oltre i 2 gradi Celsius. L’Unione Europea si propone e si assume l’impegno di collaborare con tutti i possibili partner; e naturalmente di convincere i paesi sviluppati di realizzare un progetto ancor più ambizioso: pervenire ad un 30% del consumo di energia proveniente da risorse riciclabili. La Commissione, con un primo accordo internazionale, dovrà ottenere che un primo10 % di consumo energetico sia da ricavarsi con l’impiego di biocombustibili. L’Unione Europea inoltre intende operare severe pressioni sui governi e sulle industrie, affinchè facciano propri, responsabilmente, gli obbiettivi proposti. La Commissione Europea è pronta a sostenere una tale pretenziosa provocazione. Nel piano generale è inclusa e coinvolta anche la Moldova

NUOVE REGOLE PER LE SRL

Il Parlamento moldavo ha votato in prima lettura un nuovo progetto di legge sulle SRL. Secondo quanto proposto, il capitale sociale minimo per fondare una SRL, dovrebbe costituirsi per un minimo di 30 000 lei, in confronto con la somma di 5.400 lei prevista dalla legge attuale. Il progetto prevede inoltre che la SRL può costituirsi con un massimo di 50 soci; mentre nel caso si superi questo numero, esiste l’obbligo di costituire un società per azioni. Ogni fondatore deve versare in contanti sul sonto corrente della società almeno il 40% della somma del proprio apporto.

ENI-GAZPROM - ACCORDO A TUTTO GAS

Con l’accordo commerciale siglato recentemente il colosso russo Gazprom assicurerà all’ENI la fornitura di gas all’Italia almeno fino al 2035. In base all’accordo la fornitura di gas metano sarà la stessa per i prossimi 29 anni: 26 miliardi di metri cubi. Anche il prezzo sarà stabile. Tra le clausole del contratto si prevede che l’ENI entrerà nel lavoro di ricerca e sviluppo in una serie di importanti progetti per realizzare nuove condutture in Russia. Con tale accordo ENI aumenterà anche il raggio d’azione di Gazprom che dal 2007 venderà in Italia fino a 3 miliardi di metri cubi all’anno. Il gruppo Gazprom estrae oltre 600 miliardi di metri cubi di gas dai giacimenti del territorio russo. Ma nonostante l’enorme quantità di gas disponibile, a causa della lentezza nei lavori di estrazione, esiste il rischio che Gazprom non riesca a tener fede agli impegni assunti. Peraltro il Presidente Vladimir Putin, negli ultimi 2 anni ha impresso una dura svolta alla politica energetica, riaffermando il controllo dello Stato sulle compagnie del settore, per poi utilizzarle come strumento di pressione sul fronte delle relazioni internazionali. Il cambio di atteggiamento della Russia rischia però di essere controproducente. Infatti le grandi compagnie, attraverso la mediazione di operatori nazionali, potrebbero rivolgersi per la richiesta di forniture ad altri paesi (quali ad esempio il Turkmenistan).

ITALIANI ALL’ESTERO - ASSOCIAZIONISMO: CARTA VINCENTE

Guardiamo il 2007, appena cominciato, con nuova fiducia ed inguaribile ottimismo sul futuro.
Siamo convinti che, per gli italiani che vivono all’estero, il futuro passi per l’associazionismo e la partecipazione.
Cresce, infatti, presso le comunità dei nostri connazionali all’estero, una gran voglia di associazionismo e di partecipazione alla vita ed alle cose italiane.
Una voglia contagiosa, in forte espansione come reazione ed antidoto alle disattenzioni ed al lungo isolamento nelle società dove vivono.
Un fenomeno in linea con l’associazionismo nazionale cresciuto in maniera notevole rispetto agli altri canali di partecipazione sociale.
Le nuove forme associative, particolarmente evidenti nel terzo settore, coinvolgono gli aspetti più svariati della società italiana in senso trasversale e senza barriere di ceti, categorie, di età o di sesso.
In questa direzione, le Regioni, i Comuni, le Autonomie locali e le Associazioni, hanno risposto in pieno a questa voglia con una vera e propria invasione di iniziative culturali di ogni genere e tipo, visite ufficiali, incontri, convegni, folklore, esposizione di prodotti della propria terra spesso coinvolgendo le Camere di Commercio ed il mondo economico. Nello stesso tempo, hanno dato spazio ad iniziative di ospitalità, premiazioni, stages per i giovani in concorso con le Università.
Questa invasione che possiamo chiamare storica, ha creato una vera e propria rivoluzione culturale di rapporti, rinsaldando il comune sentimento di italianità come fattore aggregante e di riconoscimento.
Un ritorno che possiamo definire di eccellenza per l’immagine internazionale dell’Italia e per l’apporto determinante alla promozione della cultura e della lingua italiana sempre più richiesta ed apprezzata in tutti i continenti. Senza dire dell’arricchimento della stessa cultura italiana dovuto all’apporto di nuove identità portate dalle nostre comunità all’estero.
Commette un errore grossolano chi parla di declino dell’associazionismo. Questo tipo di associazionismo, infatti, è stato da sempre, e lo è ancora più oggi, l’espressione viva delle nostre comunità all’estero. Come tale, ne ha sempre rappresentato le esigenze e gli interessi in tutte le fasi storiche della emigrazione italiana.
In ogni tempo, fin dall’arrivo delle nostre comunità nelle terre di insediamento, è stato lo strumento primario di socializzazione, di difesa e tutela dei diritti, di promozione umana e sociale, di partecipazione, per diventare, oggi, soggetto della società civile che chiede partecipazione e visibilità per il mondo che rappresenta.
In questa sua centralità, l’associazionismo coglie in pieno la domanda emergente che viene dalle nostre comunità, e cioè voglia di partecipazione che vuol dire diritto alla quotidianità italiana ed alla stessa visibilità di tutti gli altri italiani.
In questa direzione, per l’associazionismo di emigrazione, anche il 2007 è un anno che non conosce soste, né interruzioni.

UN GIORNALISTA ITALIANO PROTAGONISTA DI UN ATTO UMANITARIO PER UN BAMBINO MOLDAVO

CONSTANTIN HA RITROVATO IL SORRISO


Giancarlo Capecchi, direttore dell’emittente toscana “Teletirreno” si è interessato al caso di un bambino moldavo di 12 anni, Constantin Aga di Calarasi, il quale in seguito ad un incidente aveva subìto l’amputazione di entrambi gli arti. Con un delicato intervento ha ottenuto l’uso delle braccia, con l’applicazione di una specialissima protesi.

Un coraggioso giornalista italiano, Giancarlo Capecchi, era stato avvicinato dalla zia del bambino, Feodora Bojinova, che vive in Italia a Orbetello, in provincia di Grosseto. La donna aveva presentato e caldeggiato il caso a Giancarlo Capecchi direttore di Teletirenno. Toccato dalla dolorosa situazione del bambino Constantin, Capecchi ha realizzato un film sul caso, promuovendo, con un appello televisivo, una raccolta di fondi. La gara di solidarietà ha coinvolto tutta la città di Grosseto e il territorio della provincia. L’esito è stato impressionante, infatti è stato possibile raccogliere i primi 30 000 euro, destinati all’intervento cui è stato sottoposto il bambino, per l’applicazione di protesi agli arti superiori. L’operazione è stata effettuata presso l’Istituto INAIL di Budrio, in provincia di Bologna. Ma Capecchi non si è fermato qui. E’ riuscito ad ottenere altri 25 000 euro, da riservarsi per la maggiore età di Constantin, per garantire in futuro al bambino un successivo ulteriore intervento. Questo fondo è vincolato presso la Banca della Maremma, dove l’accesso sarà possibile soltanto ai familiari di Constantin e con l’autorizzazione dello stesso Capecchi. Alla raccolta di fondi ha participato attivamente anche la Fondazione Peretti. In conclusione, si deve riconoscere come il senso di umana solidarietà di tanti italiani, ha consentito di restituire il sorriso ad un bambino.

LA BANCA MONDIALE E L’EMIGRAZIONE

Il fenomeno dell’emigrazione dalla Moldova produce contrarietà ma anche opportunità: tale è la costatazione di un rapporto della Banca Mondiale. L’emigrazione dei moldavi verso la Russia e l’Europa è notevole. Ne deriva, da una parte un beneficio economico per il paese, e contribuisce a mantenere in equilibrio il corso valutario. Ma d’altra parte l’uscita di molti cittadini moldavi – e il numero sembra in crescita – comporta uno scadere della natalità ed una diminuzione della forza lavoro giovanile.

IN REVISIONE L’ACCORDO DI LIBERO COMMERCIO TRA MOLDOVA E ROMANIA

Con l’entrata della Romania in UE gli accordi commerciali per la Moldova dovranno subire delle modifiche. Infatti la Moldova esporta merci in Europa in base a un sistema preferenziale (GSP) che comporta l’export di circa 7 200 prodotti esclusi dalla tassa doganale. Al contrario le importazioni dall’Europa, ed ora dunque anche da Romania, sono sottoposte a tassa doganale. Venendo a decadere l’accordo di libero commercio sottoscritto a suo tempo tra Chisinau e Bucarest, la Moldova potrà valersi delle agevolazioni concesse dall’UE per non compromettere il mercato di Romania, dove la Moldova esporta prodotti per oltre 135 milioni di dollari all’anno.

LA MOLDOVA PARTECIPERÀ A ESPOSIZIONI INTERNAZIONALI

Nell’arco dell’intero 2007 la Moldova potrà partecipare a numerose esposizioni all’estero per incrementare il settore turistico. Il primo appuntamento è fissato nel mese di febbraio a Istambul, dove la Moldova sarà presente con uno speciale stand. Nel mese di marzo la Moldova parteciperà ad altre due expo: a Berlino e a Mosca; mentre a novembre sarà presente all’expo di Londra, ritenuta la più prestigiosa del mondo. Ma la Moldova non mancherà di presenziare anche alle tradizionali esposizioni di Kiev, Bucarest, Sofia e Salonicco.

UNA INIZIATIVA SOCIALE DELLA CHIESA CATTOLICA IN MOLDOVA

Inaugurato il Centro “D. Bosco” a Chisinau, voluto e realizzato dal’Episcopato cattolico, a favore di ragazzi e giovani moldavi socialmente disagiati. Il Centro oltre ad offrire l’accoglienza, consente un’istruzione professionale dei giovani: questi infatti sono avviati al lavoro di meccanico, per la riparazione di auto.

Da circa un anno viviamo in questa città, chiamati dal nostro Vescovo e inviati dai nostri superiori per costituire un centro per i ragazzi e i giovani più disagiati del luogo. Le nostre ricerche si sono rivolte in diversi quartieri della città, dove abbiamo potuto verificare un aspetto di povertà e bisogno all’apparenza non evidente.
Abbiamo potuto osservare e cogliere il grande numero di bambini abbandonati e di giovani senza prospettive di futuro. Abbiamo sentito l’urgenza di dar vita al sogno di Don Bosco, il padre dei giovani: di offrire a molti di essi una casa, una famiglia e un futuro. Il giorno della ricorenza di Don Bosco il Vescovo Anton Coşa è intervenuto per benedire e inaugurare il centro di lavoro, destinato alla riparazione di auto; ma anche per infondere ottimismo e coraggio ai giovani che lavoreranno presso il centro. Erano presenti alcuni sacerdoti, un gruppo di eminenti invitati e il Presidente degli imprenditori italiani Stefano Mercuri, assieme a una rappresentanza degli italiani che operano in Moldova. Il progetto del centro Don Bosco, situato alla periferia della città è inserito in un quartiere povero e prevede:

  • l’Oratorio, come riferimento per incontrare i ragazzi e i giovani dove saranno avviate numerose iniziative di sostegno a diversi livelli, sociale e scolastico;
  • attività per la formazione umana e spirituale dei giovani della città e del paese;
  • un Centro professionale con diversi indirizzi per dare la possibilità ai giovani di inserirsi in modo adeguato nel mondo del lavoro;
  • un luogo di incontro per studenti che vengono a Chisinau per studio.

Ad animare e guidare il Centro saranno attivi quattro sacerdoti salesiani, due italiani e due di origine polacca.

Don Sergio Bergamin

DIMINUERANNO I COSTI DEGLI APPARTAMENTI IN CHISINAU

Il responsabile della Direzione Immobiliare della Società LARA (Oleg Varzari) ha precisato che alla fine di dicembre 2006 il prezzo degli appartamenti era di 806 dollari per metro quadro. Si prevede che tale prezzo si manterrà stabile per i prossimi 3 mesi. In generale, però, nel corrente anno il mercato immobiliare resterà stabile per l’eccessiva disponibilità di spazi locativi. Tuttavia verso la fine dell’anno è prevedibile che i prezzi potranno scadere di molto.

SOFTWARE IN MOLDOVA

La Moldova può vantare ottime prospettive per divenire un mercato ambito da parte dei produttori di Software. La società Romsym Data, distributrice di ben 54 produttori, ha reso pubblica la decisione di aprire una rappresentanza in Chisinau, dove verranno commercializzati prodotti in portafoglio della società Romsym.

INVESTITORI STRANIERI SARANNO ESPROPRIATI DEI TERRENI AGRICOLI

Il Ministero dell’Agricoltura ha elaborato un progetto di un nuovo Codice Fondiario. Quanto è prescritto nell’attuale legislazione appare superato. Il vecchio regolamento, approvato il 25 dicembre 1991, ha poi subìto modifiche nel corso degli anni. Il nuovo progetto di legge prevede che titolari di proprietà possono continuare ad essere persone fisiche e giuridiche locali, come pure stranieri, purchè residenti e operanti in Moldova. Mentre le societa straniere non possono aquisire in proprietà terreni agricoli. Ma il nuovo codice prevede anche che qualsiasi proprietà con destinazione agricola o boschiva, il cui capitale sociale provenga da investimenti stranieri, (anche se ottenuta per successione) sarà sottoposta a espropriazione, nel termine di un anno.