I SETTE PECCATI DI UNA GRANDE CAPITALE

Chisinau, città quasi a livello europeo.Ricca di negozi, di supermercati, di mercatini rionali e di ogni confort : ristoranti, alberghi, teatri, cinema ecc,ecc; piena di verde e con poco smog .In pieno centro è visibile un cartello pubblicitario che dice : “Chişinău la città più bella del mondo” – magari, ancora non lo e’, o forse non lo diverrà mai, però almeno vi è l’intenzione.

La gente dalle campagne si riversa in città, alla ricerca di una migliore qualità della vita: acquista appartamenti, negozi, tanto che Chişinău è ormai un cantiere aperto. Non solo, ma aumentano le auto e in centro il traffico diventa caotico, che spesso nelle ore di punta è insostenibile, a volte per colpa di automobilisti maleducati che guidano come esagitati, o che parcheggiano dove capita, o più spesso a causa dei pulmini, depositari nel campo della motorizzazione di qualche privilegio, a noi sconosciuto, visto che in città la fanno da padroni. Le esigenze dei cittadini crescono e, come spesso capita in ogni paese democratico, queste sono rivolte all’amministrazione cittadina.

La richiesta varia: dal miglioramento delle infrastrutture, ai trasporti pubblici, dalla efficienza e rapidità negli interventi straordinari, dalla manutenzione pubblica, al rilascio di concessioni e licenze commerciali; dall’esigenza di un centro storico che sia luogo di svago e di cultura; fino a quello di trovare una sistemazione adeguata per i cani, che sempre più numerosi si muovono a branco, disturbando la quiete notturna e il traffico (nella speranza poi che non accada qualche tragedia come ad esempio,che un bambinio sia morsicato, o peggio, sbranato dai cani, tale come è già successo in Romania).

Riguardo a quanto detto, mi accorgo che la nuova amministrazione, guidata dal Sindaco Chirtoacă e piuttosto latitante.

Per i primi 4-5 mesi è rimasta in impasse per (chiamiamole) questioni di coalizione interna! Ora si parla di ostruzionismo da parte dell’opposizione .Forse è vero , forse no. Non spetta a me entrare in questioni politiche, però devo ricordare al Sindaco che chi ha vinto le elezioni governa, mentre chi ha perso si prepara a governare. All’indomani delle elezioni i vincitori iniziano subito ad attuare il proprio programma e magari a migliorare quello che hanno compiuto le vecchie amministrazioni.Affinchè le buone cose non vadono sprecate (mi riferisco all’amministrazione Ursu ) è necessario un clima di reciproco rispetto. Chi vince le elezioni non solo ha il diritto ma anche il dovere di condurre la città nella direzione che ritiene più opportuna : con dedizione, con senso di responsabilità, con il lavoro , anche attraverso sacrifici personali, mettendo a rischio, se e’ necessario, anche la propria immagine perche’ gli elettori meritano rispetto e considerazione . Alla gente poco interessano le beghe politiche; interessa la crescita economica, il proprio benessere attraverso il miglioramento della qualita’ della vita.

Chirtoacă ha vinto le elezioni , deve governare e far crescere la città se ne è capace oppure rimettere il mandato agli elettori. Chişinău non può permettersi posizioni di stallo.La città è pronta a divenire fra qualche anno il centro dell’Europa continentale, sottraendo forse il primato a Kiev.La città ha seriamente bisogno di operatori: meno politica, più azione.

Stefano Mercuri