L’EUROPA PER LA MOLDOVA

Nell'anno 2008 le relazioni tra Unione Europea e Moldova continueranno a focalizzarsi sui settori tradizionali di cooperazione. Tuttavia spetterà sopratutto alle istituzioni moldave saper raccogliere i frutti del lavoro svolto finora in numerosi settori.

Visti

Innanzi tutto il 2007 ha portato importanti novità per quanto riguarda il regime dei visti. L'accordo di facilitazione dei visti e l'accordo di riammissione degli immigranti illegali sono stati firmati e ratificati dalle due parti a tempo di record. Il vice-presidente della Commissione Europea Frattini è venuto in visita a Chisinau due volte negli ultimi dieci mesi, a testimonianza dell'interesse europeo per la Moldova. In larga sintesi l'accordo di facilitazione offre ai cittadini moldavi diversi vantaggi.

I vantaggi si possono così riassumere: sostanziale semplificazione dei documenti necessari per ottenere il visto; esenzione dal pagamento del visto per molte delle categorie di cittadini e mantenimento del costo a 35 euro per le altre categorie (si noti che il costo del visto UE è di 60 euro per tutti i Paesi non coperti da accordi di facilitazione); agevolazioni nell'ottenimento di visti a entrata multipla e di lunga durata; limite di 10 giorni-calendario per il trattamento della domanda di visto.

Data la complessità della materia, rinvio al sito web della nostra Delegazione (http://www.delmda.ec.europa.eu/), in inglese.

Relazioni commerciali

I dati del 2007 sottolineano ancora una volta il deficit commerciale moldavo, ma anche l'aumento molto significativo del commercio da e verso l'Unione Europea, rispetto agli altri Paesi del mondo. L'UE sta diventando il partner commerciale – e politico – più importante per la Moldova. Da parte nostra abbiamo concesso alla Moldova nel gennaio 2008 preferenze commerciali autonome (cioè unilaterali), tali per cui quasi tutti i prodotti che hanno origine in Moldova saranno esportabili verso l'Unione Europea senza pagare dazi doganali. Le uniche eccezioni riguardano alcuni prodotti agricoli (nelle categorie di carne, prodotti caseari, uova, alcuni cereali, zucchero, vino, frutta e verdura) per i quali si sono stabiliti dazi ridotti oltre a quote annuali di produzione esportabili senza dazi. Queste concessioni entreranno in vigore l'1 marzo prossimo.

E' chiaro che si tratta di un atteggiamento piuttosto generoso dell'Unione Europea, dato che reciprocamente non tutti i prodotti UE si possono importare in Moldova senza pagare dazi. E' anche evidente però che stiamo parlando solo della possibilità di esportare senza dazi, non anche delle altre condizioni preliminari alle esportazioni, cioè il fatto che i prodotti soddisfino agli standard richiesti nell'UE – penso in primis alla sicurezza alimentare. Si tratta in fondo di un'opportunità che spetta alle imprese e alle autorità moldave saper cogliere o non cogliere.

Politica di vicinato

La Commissione Europea continua a sostenere gli sforzi che la Moldova sta compiendo nell'adempiere agli impegni presi nel Piano d'Azione per la Politica di Vicinato. Consideriamo che il Piano d'Azione sia la strada da seguire, dato che indica in 80 punti ben precisi che cosa aiuterebbe lo sviluppo politico ed economico della Moldova. Siamo naturalmente lieti che la Moldova abbia preso tali impegni nei nostri confronti, ma soprattutto nei confronti dei propri cittadini.

La Commissione Europea pubblicherà il 9 aprile prossimo una Relazione di Progresso sul Piano d'Azione moldavo e su quelli di vari altri Paesi del 'vicinato'. Consideriamo soprattutto importante che i cambiamenti nel Paese siano sostanziali e non formali, cioè non si limitino all'adozione di nuove – benché utili – leggi, ma si traducano in un miglioramento concreto delle condizioni di vita, dell'ambiente in cui operano le imprese, dei diritti umani e della democrazia, della pubblica amministrazione. Fondamentalmente si tratta per le istituzioni moldave di credere in quanto si sono impegnate a fare, e non di farlo solo perché 'richiesto dall'UE'. Noi naturalmente continueremo e intensificheremo i nostri aiuti economici alla Moldova a condizione che vadano in questa direzione e producano risultati concreti.

I SETTE PECCATI DI UNA GRANDE CAPITALE

Chisinau, città quasi a livello europeo.Ricca di negozi, di supermercati, di mercatini rionali e di ogni confort : ristoranti, alberghi, teatri, cinema ecc,ecc; piena di verde e con poco smog .In pieno centro è visibile un cartello pubblicitario che dice : “Chişinău la città più bella del mondo” – magari, ancora non lo e’, o forse non lo diverrà mai, però almeno vi è l’intenzione.

La gente dalle campagne si riversa in città, alla ricerca di una migliore qualità della vita: acquista appartamenti, negozi, tanto che Chişinău è ormai un cantiere aperto. Non solo, ma aumentano le auto e in centro il traffico diventa caotico, che spesso nelle ore di punta è insostenibile, a volte per colpa di automobilisti maleducati che guidano come esagitati, o che parcheggiano dove capita, o più spesso a causa dei pulmini, depositari nel campo della motorizzazione di qualche privilegio, a noi sconosciuto, visto che in città la fanno da padroni. Le esigenze dei cittadini crescono e, come spesso capita in ogni paese democratico, queste sono rivolte all’amministrazione cittadina.

La richiesta varia: dal miglioramento delle infrastrutture, ai trasporti pubblici, dalla efficienza e rapidità negli interventi straordinari, dalla manutenzione pubblica, al rilascio di concessioni e licenze commerciali; dall’esigenza di un centro storico che sia luogo di svago e di cultura; fino a quello di trovare una sistemazione adeguata per i cani, che sempre più numerosi si muovono a branco, disturbando la quiete notturna e il traffico (nella speranza poi che non accada qualche tragedia come ad esempio,che un bambinio sia morsicato, o peggio, sbranato dai cani, tale come è già successo in Romania).

Riguardo a quanto detto, mi accorgo che la nuova amministrazione, guidata dal Sindaco Chirtoacă e piuttosto latitante.

Per i primi 4-5 mesi è rimasta in impasse per (chiamiamole) questioni di coalizione interna! Ora si parla di ostruzionismo da parte dell’opposizione .Forse è vero , forse no. Non spetta a me entrare in questioni politiche, però devo ricordare al Sindaco che chi ha vinto le elezioni governa, mentre chi ha perso si prepara a governare. All’indomani delle elezioni i vincitori iniziano subito ad attuare il proprio programma e magari a migliorare quello che hanno compiuto le vecchie amministrazioni.Affinchè le buone cose non vadono sprecate (mi riferisco all’amministrazione Ursu ) è necessario un clima di reciproco rispetto. Chi vince le elezioni non solo ha il diritto ma anche il dovere di condurre la città nella direzione che ritiene più opportuna : con dedizione, con senso di responsabilità, con il lavoro , anche attraverso sacrifici personali, mettendo a rischio, se e’ necessario, anche la propria immagine perche’ gli elettori meritano rispetto e considerazione . Alla gente poco interessano le beghe politiche; interessa la crescita economica, il proprio benessere attraverso il miglioramento della qualita’ della vita.

Chirtoacă ha vinto le elezioni , deve governare e far crescere la città se ne è capace oppure rimettere il mandato agli elettori. Chişinău non può permettersi posizioni di stallo.La città è pronta a divenire fra qualche anno il centro dell’Europa continentale, sottraendo forse il primato a Kiev.La città ha seriamente bisogno di operatori: meno politica, più azione.

Stefano Mercuri

AI POLITICI MOLDAVI PIACE LA GASTRONOMIA ITALIANA

Il vice-presidente del Parlamento Iurie Rosca è divenuto un frequentatore abituale del Ristorante italiano “Martini Caffè”. L’autorevole uomo politico, ben noto per la sua disinvolta affabilità, ha mostrato di gradire la cucina italiana, al punto che ha voluto personalmente complimentarsi e naturalmente con il gestore del Ristorante, Quinto Spinelli. A conferma di come fosse davvero compiaciuto, si è intrattenuto amabilmente anche con il personale del Ristorante, lasciandosi poi ritrarre per la foto-ricordo.