LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DEGLI ESTERI ITALIANO MASSIMO D’ALEMA IN VISITA A CHISINAU

Premesso che l’UE, per il biennio 2008/2010 ha formalizzato importanti accordi economici con la Moldova, stanziando cospicui finanziamenti, ci dica: se e come l’Italia intenda partecipare allo sviluppo economico della Moldova e con quali eventuali interventi.

Negli incontri avuti con i rappresentanti del Governo moldavo ho espresso la ferma volontà delle istituzioni italiane che intendono sostenere la Moldova nel proprio percorso verso la crescita economica e sociale.Esistono già in tal senso concreti progetti attuabili a breve, deliberati dal Ministero delle Attività produttive, dall’ ICE e da alcuni importanti Istituti finanziari. Del resto, riguardo all’ attuazione delle necessare infrastrutture in Moldova, è già assicurata la presenza dell’ ANAS, che offrira’ la propria asistenza alla costruzione di strade e di autostrade in Moldova.

Presumiamo che la sua visita in Chisinau abbia, nei suoi programmi, il mandato di occuparsi della questione che riguarda l’apertura di una rappresentanza diplomatica in Moldova.Se è cosi , quando in concreto e in quali tempi sara’ possibile vederne la definizione?

Si. É cosi. Infatti con il competente Ministero ho sottoscritto il protocollo d’intesa per l’apertura dell’Ambasciata d’Italia in Chisinau. Riguardo ai tempi di attuazione, credo sarà possibile organizzare il tutto entro l’estate.

Esistono progetti favorevoli all’ entrata di altri investitori italiani nel contesto del Sistema Italia?

Esistono numerosi progetti e varie iniziative che consentiranno l’ arrivo di imprese italiane costituiranno impianti e struture di produzione specialmente nel settore manifatturiero; ma non mancheranno iniziative nel settore commerciale, da parte delle Associazioni di categoria e le Camere di Commercio regionali.Oltre a questo, esistono accordi per favorire l’importazione di prodotti moldavi del settore agroalimentare. È noto poi che altre imprese italiane operanti in Romania trasferiranno capitali e impianti in Moldova.

Lei sa che, oltre alle migliaia di moldavi che vivono e lavorano in Italia nella legalità, ve ne sono molti di irregolari.Si prevede una sanatoria per questi ultimi?

Il Governo ha già aumentato le quote per l’anno 2008, da 50.000 a 65.000 persone. Riguardo a una possibile sanatoria, non la si esclude.Tutto dipende dalle scelte e le richieste dei datori di lavoro.