IMPRENDITORI ITALIANI DI ROMANIA INTENDONO TRASFERIRSI IN MOLDOVA

TALE REALTÀ È IMMINENTE E TUTTALTRO CHE IPOTETICA

La mancanza di forza-lavoro locale e i costi elevati per la manodopera consentono di prevedere che, con l’entrata della Romania in UE, gli investitori stranieri dovranno orientarsi verso i paesi vicini. Una gran parte degli imprenditori italiani dalla Romania intendono trasferire i propri affari in Ucraina e Moldova. Tanto ha dichiarato il Console Onorario di Romania per l’Italia Mario Moretti Polegato. Il gran numero di rumeni emigrati negli ultimi anni ha ridotto il potenziale della forza lavoro locale. Sicchè, propriamente gli imprenditori italiani già avvertono gravemente la scarsità di operai. La situazione è evidente in Timisoara, Arad, Cluj, dove è divenuto difficile reperire manodopera per le fabbriche. Inoltre la tendenza ad una crescita dei costi del lavoro pone gli investitori stranieri ad una scelta quasi obbligata. I settori del lavoro più compromessi sono l’industria dei prelavorati e l’industria del legno, settori in cui sono implicati quasi il 50% dei 20 mila investitori italiani di Romania. Tutti questi imprenditori hanno il medesimo problema. Non potendo controllare questa negativa tendenza dovranno trovare sbocco altrove. Tali difficoltà sono da riferirsi sia alle grandi società, di rinomanza internazionale, ma specialmente alle piccole imprese. Per gli investitori italiani sarà conveniente continuare a venire in Romania, non operando nel settore industriale, ma piuttosto orientandosi verso l’agricoltura e i servizi.