COME FAVORIRE IL RIMPATRIO DEI LAVORATORI MOLDAVI

La coordinatrice del programma ONU, Olga Poalelungi, ha condotto negli ultimi anni il monitoraggio sul fenomeno dell’emigrazione di massa di Moldova, anche in qualità di dirigente dell’Ufficio Nazionale Migrazione.

Il fenomeno migratorio non può esser frenato con misure ristrettive. Il modello ideale consiste nell’assicurare la rotazione della forza lavoro, rispettando soprattutto le norme di protezione sociale degli emigrati. Tanto è possibile garantendo condizioni di legalità per coloro che si trovano all’estero. É abbastanza eloquente l’esperienza del Ministero del Lavoro in Italia.

Il numero delle persone presenti hanno raggiunto nel 2006, le 5 000 unità. Ma dal 2000 a tutt’oggi sono entrate in Italia circa 50.000 persone. Il Ministero del Lavoro Italiano si è dichiarato disposto a inviare alle autorità di Moldova un rapporto preciso sull’immigrazione: la qualcosa permette di trattare e negoziare quegli aspetti sociali ed economici favorevoli per gli immigrati. Fondamentale sarà l’intervento del governo per ottenere il trasferimento dei fondi sociali assegnati ai lavoratori. Ma soprattutto sarà importante che i contratti, se formulati a tempo determinato( 2-3 anni), potranno assicurare il successivo rimpatrio dei lavoratori moldavi.