INTERVISTA A UMBERTO GARIBALDI

MANAGER PER VOCAZIONE

Laureato in Economia e Scienze Politiche

Umberto Garibaldi si dichiara

perfettamente ad agio nel suo ruolo professionale:

dal tratto e dall’espressione

rivela la vivacità del temperamento,

in contrasto però con l’eleganza del gesto e la calma dell’eloquio.

1. Come e perchè ha ritenuto opportuno stabilirsi in Moldova?

- Mi si è presentata una occasione inattesa, per una di quelle coincidenze che nella vita possono indurre a cambiare le proprie scelte. Mi è sembrata una interessante proposta: sviluppare e riorganizzare il gruppo Gabiny che comprende vari settori di produzione. Dopo un analisi prudente e una attenta valutazione ho maturato il convincimento che la Moldova è un paese emergente sul fronte commerciale ed economico. Perciò ho deciso di accettare questa sfida, per me nuova ed insolita, trasferendomi in Moldova, con l’incarico della presidenza del Consiglio dei Direttori.

2. Ci riferisca su alcuni aspetti specifici che riguardano la sua attività.

- Rappresento la Gabiny in sè, un complesso industriale che racchiude una fabbrica di confezioni, una di calzature ed una di mobili e salotti.

3. Di cosa si occupa personalmente e in che consiste il suo ruolo?

- Mi occupo della produzione generale del complesso ed il mio impegno sostanziale è quello di sostenere e dirigere il management attuale in tutti i suoi ruoli e settori.

4. Quali prospettivi per il futuro?

- Le prospettive sono chiare, molto chiare, in quanto il progetto della Gabiny è dettato esclusivamente da un processo di riqualificazione e rivalutazione di tutti gli aspetti produttivi, qualitativi, organizzativi, logistici, fino alla distribuzione dei prodotti. Si sta già pensando, nel settore delle calzature e confezioni, di creare nuove “griffes” da adeguarsi alle esigenze del mercato e conformarsi specialmente allo stile italiano ed europeo. Avremo presto una nuova linea di stili e di modelli. Abbiamo anche intenzione di sviluppare un nuovo concetto di negozio: uno spazio–moda per tutte le età (donna, uomo, bambino). Il consumatore finale potrà entrare in questo ambiente e soddisfare tutte le esigenze di aquisto per l’abbigliamento sportivo-classico, abbinato anche agli accessori. In questo contesto il compratore potrà trovare profumi, libri, ma persino punti di ristoro. Così il consumatore sarà messo in condizioni di aver il miglior riscontro alle sue più diverse attese.

5. Un suo giudizio sulla Moldova?

- Lo dico da anni. La Moldova è un paese assai interessante. Finalmente si vedono dei cambiamenti significativi: sono segnali forti che indicano come le forze governative ed economiche hanno volontà, non tanto di cambiare volto, ma quanto di confrontarsi con altre realtà, avendo osservato attentamente cosa accade in Europa. Il nostro messaggio è questo: formare i figli della Moldova, affinchè non debbano abbandonare il proprio paese, ma piuttosto far sì che possano con esso crescere, nel proprio ambiente, trovando qui le risposte alle proprie ambizioni e aspirazioni.

6. Tenendo conto che una grande azienda come la Gabiny si propone di promuovere lo stile italiano, come prevede potrebbero essere le relazioni con l’AIIM?

- Evidentemente manterrò le migliori relazioni con l’Associazione, valendomi della collaborazione degli imprenditori italini in Moldova, per tutto quello che sarà utile e necessario allo sviluppo dell’azienda. Con l’occasione ringrazio il Presidente Stefano Mercuri, per la preziosa disponibilità che mi riserva.