ITALIANI ALL’ESTERO - ASSOCIAZIONISMO: CARTA VINCENTE

Guardiamo il 2007, appena cominciato, con nuova fiducia ed inguaribile ottimismo sul futuro.
Siamo convinti che, per gli italiani che vivono all’estero, il futuro passi per l’associazionismo e la partecipazione.
Cresce, infatti, presso le comunità dei nostri connazionali all’estero, una gran voglia di associazionismo e di partecipazione alla vita ed alle cose italiane.
Una voglia contagiosa, in forte espansione come reazione ed antidoto alle disattenzioni ed al lungo isolamento nelle società dove vivono.
Un fenomeno in linea con l’associazionismo nazionale cresciuto in maniera notevole rispetto agli altri canali di partecipazione sociale.
Le nuove forme associative, particolarmente evidenti nel terzo settore, coinvolgono gli aspetti più svariati della società italiana in senso trasversale e senza barriere di ceti, categorie, di età o di sesso.
In questa direzione, le Regioni, i Comuni, le Autonomie locali e le Associazioni, hanno risposto in pieno a questa voglia con una vera e propria invasione di iniziative culturali di ogni genere e tipo, visite ufficiali, incontri, convegni, folklore, esposizione di prodotti della propria terra spesso coinvolgendo le Camere di Commercio ed il mondo economico. Nello stesso tempo, hanno dato spazio ad iniziative di ospitalità, premiazioni, stages per i giovani in concorso con le Università.
Questa invasione che possiamo chiamare storica, ha creato una vera e propria rivoluzione culturale di rapporti, rinsaldando il comune sentimento di italianità come fattore aggregante e di riconoscimento.
Un ritorno che possiamo definire di eccellenza per l’immagine internazionale dell’Italia e per l’apporto determinante alla promozione della cultura e della lingua italiana sempre più richiesta ed apprezzata in tutti i continenti. Senza dire dell’arricchimento della stessa cultura italiana dovuto all’apporto di nuove identità portate dalle nostre comunità all’estero.
Commette un errore grossolano chi parla di declino dell’associazionismo. Questo tipo di associazionismo, infatti, è stato da sempre, e lo è ancora più oggi, l’espressione viva delle nostre comunità all’estero. Come tale, ne ha sempre rappresentato le esigenze e gli interessi in tutte le fasi storiche della emigrazione italiana.
In ogni tempo, fin dall’arrivo delle nostre comunità nelle terre di insediamento, è stato lo strumento primario di socializzazione, di difesa e tutela dei diritti, di promozione umana e sociale, di partecipazione, per diventare, oggi, soggetto della società civile che chiede partecipazione e visibilità per il mondo che rappresenta.
In questa sua centralità, l’associazionismo coglie in pieno la domanda emergente che viene dalle nostre comunità, e cioè voglia di partecipazione che vuol dire diritto alla quotidianità italiana ed alla stessa visibilità di tutti gli altri italiani.
In questa direzione, per l’associazionismo di emigrazione, anche il 2007 è un anno che non conosce soste, né interruzioni.