INTERVISTA AL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DEI MOLDAVI IN ITALIA - EDUARD GHERCIU

Per chiunque non è facile integrarsi in un paese straniero. Eduard Gherciu, avendo vissuto di persona l’amara esperienza del distacco dalla propria terra e le difficoltà incontrate per adeguarsi a diverse condizioni di vita, ha costituito un’associazione dei moldavi, con il fine di garantire assistenza ai lavoratori suoi compatrioti che vivono in Italia.

1. Quando si è costituita l’Associazione e con quali finalità?

- L’Associazione denominata “Moldova nel Mondo” si è costituita il 28 giugno 2005, come organizzzazione non profit, con i seguenti obiettivi:

a) risolvere i problemi che incontrano i nostri compatrioti all’estero; ottenere la loro legalizzazione per vie ufficiali nell’ambito del lavoro; il riconoscimento degli studi, e l’equivalenza dei titoli, oltre che l’assistenza sociale, medica e legale in tutti gli altri aspetti relativi all’integrazione degli immigrati in Italia.

b) Collaborare con le associazioni di moldavi presenti in tutta Italia e al tempo stesso con le organizzazioni italiane e internazionali al fine di elaborare un piano comune di azioni: per ottenere innanzitutto l’apertura di una rappresentanza diplomatica italiana in Moldova; una sede decente dell’Ambasciata nostra in Italia; di organizzare avvenimenti di vario carattere, ponendoci noi come promotori.

c) Altra finalità consiste nell’organizzare eventi mirati a creare un’immagine positiva del nostro paese, diffondere la nostra cultura e i nostri valori nazionali nel mondo e attrarre l’attenzione degli istituti di stato d’Italia e di Moldova, come pure di altre associazioni non governative.

2. Quali responsabilità comporta l’incarico di Presidente?

- La funzione di Presidente comporta una grave responsabilità, dovendo essere persona capace di intrattenere un dialogo continuo e serio con i rappresentanti legittimi delle autorità locali e centrali, per renderli consapevoli delle esigenze della nostra comunità, coinvolgendo il maggior numero di persone possibile, per essere “ascoltati” dalle autorità.

3. Sussistono difficoltà nelle relazioni con le istituzioni italiane?

- Le difficoltà esistono ad iniziare dall’Ambasciata italiana di Bucarest, per finire con altre istituzioni pubbliche locali e centrali. Tali difficoltà risultano da un eccesso di burocrazia, specialmente di fronte al problema del flusso di immigrazione che è gestito in un modo del tutto inefficace. Potrebbe sembrare un’affermazione grave, nè infatti intendiamo accusare nessuno di razzismo o di ostilità: l’integrazione è una gran bella parola, ma è necessario comprenderne bene il significato; essendo difficile da raggiungersi se non si lavora in accordo e a lungo.

4. Ci riferisca sulla situazione dei lavoratori moldavi in Italia.

- I lavoratori moldavi in Italia possono sentirsi gratificati per il fatto che sono laboriosi, pazienti e intelligenti: molti hanno studi superiori (grazie in verità al sistema sovietico che ha consentito un generale accesso agli studi). Ma con l’entrata della Romania in Europa ci siamo trovati con un’affluenza massiccia nel mercato del lavoro; e noi moldavi siamo sfavoriti, non avendo le loro opportunità di legalizzarci facilmente ed entrare nel mondo del lavoro. Dobbiamo attenderci anni difficili, di amarezze e di nostalgia per la patria. Per chi non è in una condizione di legalità, è lontana l’eventualità di regolarizzarsi, dovendo rimpatriare e poi ritornare legalmente ai posti di lavoro.

5. Fino a che punto l’Associazione può garantire sostegno e assistenza ai lavoratori moldavi?

- Possiamo garantire la nostra presenza solo a condizione di avere un numero sufficiente di persone che in forma disinteressata offrono assistenza ai nostri cittadini. Con dispiacere, devo sinceramente dire che non sono sufficienti i volontari pronti ad affrontare una valanga di persone le quali quotidianamente vengono a esporci i loro problemi, spesso anche gravi. Non dimentichiamo che la nostra Ambasciata non è in grado di tutelare gli interessi dei nostri cittadini, salvo modeste eccezioni. Un altro problema è la mancanza di una sede adeguata, che si potrà ottenere se disporremo di un numero permanente di volontari.

6. In che forma l’AIIM potrebbe collaborare con la vostra Associazione ?

- Innanzitutto mantenendo un contatto continuo per lo scambio di informazioni. Ma soprattutto, l’Associazione degli Italiani potrebbe offrirci quel sostegno necessario a risolvere casi problematici di cittadini moldavi che lavorono in Italia. Infatti, trovandosi in loco la vostra Associazione potrebbe intervenire più facilmente presso le istituzioni moldave, non avendo noi invece con esse relazioni dirette.