INTERVISTA A PIER GIACOMO FELET

UN TRANQUILLO MANAGER

Simpatico quanto affabile , ma dotato della tempra laboriosa e caparbia del vero buon veneto, Piero Felet svolge la sua attività di manager con una sorta di ”tranquilla” serietà.

1) Per quale circostanza o con quale motivazione si trova in Moldova?

-Naturalmente per lavoro. Ma in verità non è stata una scelta intenzionale. La mia ditta italiana, che produce confezioni e da molti anni opera in Romania aveva deciso di costituire altri punti produttivi nei paesi dell’Est. Una scelta impegnativa, che più tardi si è rivelata ottima. Per il tramite di un importatore si è inviata parte della lavorazione in Chisinau; ma la qualità ottenuta non era del tutto soddisfacente. Non so dir come sia apparso il mio nome nella scheda del titolare... Di fatto il 27 dicembre 2000, ho preso il mio primo aereo per Chisinau.

2) Cosa ha comportato il suo intervento?

- Si trattava di far crescere l’attività, ma non esistendo una struttura nostra, ci siamo valsi di una buona fabbrica moldava esistente in Chisinau, producendo all’inizio pochi capi. Ma via via si è sentita l’esigenza di aumentare il volume di lavoro. Così, si è aperta una ditta che si occupa esclusivamente dei programmi, di avanzamento della produzione e non ultimo, ma non meno importante , della qualità del prodotto. Per garantirci il risultato abbiamo ritenuto opportuno chiedere la collaborazione di un tecnico ad una delle nostre fabbriche di Romania. La persona in questione è la signora Senziana Ciobanu, preziosa collaboratrice, con il compito di istruire il personale locale; ma abbiamo anche sottoscritto un contratto con una brava imprenditrice moldava, la signora Lidia Coslet. All’epoca avevamo 30 dipendenti, ora ne abbiamo circa 300.

3) Quale è il suo ruolo, e di che cosa si occupa in particolare?

- Mi occupo della parte burocratica, della programmazione, dello sviluppo produttivo, ma soprattutto mantengo i rapporti con la ditta madre in italia. Non è semplice, perchè ci si deve confrontare sempre con la diversa mentalità per il modo di operare e degli intendimenti della ditta italiana e la conduzione di quella moldava. Fino ad oggi, devo riconoscere che siamo riusciti ad instaurare una buona intesa, ottenendo quel che ci sta a cuore: la qualità del prodotto. Pertanto siamo in grado di produrre qui in Modova numerosi capi di abbigliamento per conto di note ditte italiane. L’equipe da me formata, tra cui 6 ragazze moldave, è in grado di assicurare gli esiti voluti.

4) Prospettive, progetti per il futuro?

- Abbiamo in progetto di costituire una nuova fabbrica che, oltre a cosentirci un aumento della produzione, potrà permettere di dare occupazione ad altro personale moldavo.