I moldavi : poveri di lusso

Da statistiche serie i moldavi sono grandi consumatori di beni superflui. Ad esempio : telefonini modernissimi e multi-uso, elettrodomestici sofisticati, abbigliamenti di “firma”, auto confortevoli e costose. L’indagine DOXA non precisa quali siano le categorie di persone che possono permettersi questi lussi. È certo che si tratta di coloro che ricevono aiuti finanziari dai parenti che lavorano all’estero. Questo dice abbastanza, ma non proprio tutto. Peraltro gli indicatori economici dimostrano che la Moldova sta vivendo una impressionante crescita macroeconomica. Tuttavia gli osservatori delle istituzioni umanitarie internazionali (ONU, UNICEF, C.R.I) sostengono che la Moldova resta il paese più povero d’Europa. Ma in che senso? Nel senso che la povertà presenta un grave impedimento allo sviluppo umano. Perciò deve piuttosto impedirsi alla Moldova che la povertà possa divenire progressiva, per un tempo indefinito. Non si inganni il lettore. Non si tratta di una questione di carattere ideologico, ma di una riflessione morale sul concetto di sviluppo umano. Non basta che si soddisfino i bisogni primari o consumistici. I moldavi sono chiamati a compiere un atto di rinnovamento sociale. E da soli non possono farcela. Ecco perchè la Moldova ha necessità dell’Europa: non soltanto di un progetto politico ed economico; ma soprattutto di quanto può garantire il rispetto dei fondamentali diritti umani, consentendo anche ai moldavi di appropriarsi dei principi che hanno fatto l’Europa. Si ricordi che la forza del pensiero europeo ha avuto fondamento nella capacità di una continua autocritica. Soltanto l’Europa ha espresso movimenti come la Riforma, il Rinascimento, l’Illuminismo. Nella storia europea ogni crisi ha sempre provocato meccanismi di profonda autoriflessione. La Moldova per meritare l’Europa dovrà dar prova anch’essa (a se stessa) di questa capacità. Nè può avere altre alternative.

R.S.